Tutto loggia e chiesa: adesso sì che siamo tranquilli. Silvio Berlusconi, già affiliato alla loggia massonica P2 con tessera n. 1816, pluriprocessato per reati poi caduti in prescrizione, autore delle leggi che hanno depenalizzato i reati contestatigli e che lo hanno collocato al di sopra della legge, autore delle leggi che hanno spianato la strada alle sue imprese a scapito della libera concorrenza, noto frequentatore di escort di lusso, ha assicurato che i crocefissi non saranno tolti dalle aule, in barba alle sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ne considera l'esposizione in sedi pubbliche -per motivi del tutto evidenti a chi non ha il paraocchi- una violazione della libertà di religione. Sì proprio lui, quello che ha ospitato per mesi nella sua villa di Arcore il boss di Cosa Nostra, Vittorio Mangano, poi condannato a due ergastoli per omicidio, mafia e traffico di droga. Secondo alcuni, il fatto che i politici dal comportamento tutt'altro che probo (ma anche i fascisti eredi della dittatura come La Russa ed i boss mafiosi, che vengono sempre trovati con le tasche piene di santini) si siano schierati unanimemente per l'esposizione obbligatoria del crocifisso, avrebbe la stessa logica che segue chi mette il dolcificante nel caffè per avere la coscienza a posto e potersi abbuffare senza tanti sensi di colpa (salvo il fatto che chi usa il dolcificante non lo impone anche agli altri!). In realtà la vera ragione è un'altra: in Italia il crocefisso è un simbolo di potere, anzi di più: è uno STRUMENTO DI POTERE e nessun potente sarebbe disposto a rinunciarvi. C'è chi dice: non si sentiva il bisogno di questa sentenza. Ma qui stiamo parlando di DIRITTI UMANI calpestati! Certamente c'è di peggio nel mondo, ma sotto vari aspetti l'Italia si sta allontanando dall'Europa riguardo al rispetto dei diritti umani. Le istituzioni sono sempre meno laiche, cioè "di tutti", e sempre più "di qualcuno" soltanto. Una volta imboccata questa strada, chi potrà decidere a che punto fermarsi? La chiesa dove è debole ed emarginata invoca la libertà di religione per se', ma dove è potente si guarda bene dal riconoscerla agli altri, anzi pretende l'esclusiva. Pensa di cavarsela dicendo che la croce non è un simbolo di parte ma di tutti; peccato che determinati partiti l'abbiano inserita nel proprio stemma! Allora la stessa cosa si può dire della falce e martello, che storicamente è il simbolo di tutto il mondo del lavoro, cioè di tutti noi (esclusi gli speculatori ed i malviventi). Se proprio vogliamo cercare un simbolo unificante, perché non mettiamo accanto al crocifisso (o, ancora meglio, al suo posto) una bella falce e martello?
GIUGNO 2009
Esopo l'aveva previsto: alla luce dell'esito delle elezioni politiche 2008 e di quelle europee ed amministrative 2009, dedico la fiaba del re travicello ai tanti italiani che hanno dimostrato uno spirito servile, che non vogliono un governo ma un padrone.
Già sazie le Rane di stare in repubblica,
gracchiarono tanto, che Giove pensò
di dare allo stato la forma monarchica,
e un re tranquillissimo ad esse mandò.
Ma tanto fu il chiasso ch'ei fe' nel discendere,
che scappan le Rane in preda al terror.
Sott'acqua, nel fango, quegl'umidi sudditi
non osano mettere il muso di fuor.
Ma quel che un gigante dapprima credettero
apparve più tardi un re travicel.
Sentendo dell'acqua finito il subbuglio,
or questa, ora quella, le rane, bel bel,
due prima, poi quattro, tremando in principio,
poi dieci si accostano a sua Maestà.
Poi piglian coraggio, si fanno domestiche,
e c'è qualche ardita, che in groppa gli va.
Il re travicello, che adora i suoi comodi,
non parla, non si agita, pacifico in sé.
Allora i Ranocchi con Giove borbottano,
ché vogliono un re, che faccia da re.
Il re degli Dèi per tôrsi il fastidio,
- Prendete, - risponde, e manda la Gru,
che becca, che stuzzica, che infilza, che storpia:
resistere i sudditi non possono più.
Ma Giove, gridando, pon fine agli strepiti:
- Ognuno il governo che merita avrà.
Un re non voleste leale e pacifico
tenete la bestia che addosso vi sta -.
MAGGIO 2009
Fuori dal mondo: la vigliaccata dei respingimenti, oltre alla sua intrinseca immoralità e illegalità (centinaia di disperati riconsegnati ai loro torturatori) ha messo l'Italia fuori dalla comunità internazionale. Vedere per credere questo inequivocabile articolo di Le Monde
Chi l'ha visto? Che fine ha fatto il 5xmille a favore dell'Abruzzo terremotato? Semplicemente non se nè più parlato. Nessuno che abbia detto: ci abbiamo ripensato, a seguito delle tante proteste abbiamo capito che stavamo facendo una stronzata. Meglio l'oblio del silenzio, soprattutto in campagna elettorale. E poi: con cosa è stato sostituito? Semplicemente con... un bel niente! Nemmeno a pensarci all'unica idea sensata (ma troppo scomoda) di destinare alla ricostruzione l'8xmille statale. Complimenti, un'altra bella dimostrazione di senso dello Stato, di correttezza verso gli italiani e di autentico interessamento (non solo di facciata) verso chi si trova in grave difficoltà.
Il bavaglio a Internet:
ci siamo, fine della libertà di internet, come in Cina e in Birmania. L´attacco finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo. Nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati, come l´obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senza tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D´Alia (UDC), è stato introdotto l'articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all´estero. Il Ministro dell´interno, in seguito a comunicazione dell´autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L´attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l´apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l´istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi con questa legge?Si stanno dotando delle armi per bloccare tutta l'informazione libera che viaggia in rete. Il nostro è l'unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Quindi il Governo interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d'interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare. Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarla e di far diventare l´Italia come la Cina e la Birmania.
APRILE 2009
Libertà di satira: il vignettista Vauro condannato a 3 mesi per vilipendio della religione cattolica. Prendendo spunto dall'invito fatto dalla rockstar Zucchero in televisione a praticare l'autoerotismo, Vauro aveva disegnato Gesu' in croce che diceva: "Io nemmeno volendo...". La mancanza di senso dell'umorismo è alla base di tutte le dittature.
The Times: Silvio Berlusconi sceglie le europarlamentari tra le modelle. Ormai l'Italia è diventata lo zimbello di tutti, peccato che solo gli italiani non se ne siano accorti perché sono troppo impegnati a guardare il grande fratello...
La beffa: avete visto il video dell'intervista di Berlusconi alla tv tedesca sul terremoto? Andatelo a vedere su youtube (dopo esservi procurati un sacchetto in cui vomitare). Ci sono due passaggi degni di nota. Prima dice che agli sfollati non manca niente e che la vita in tenda deve essere considerata come un week-end in campeggio. Poi li invita ad andare negli alberghi sulla costa a farsi una bella vacanza al mare! L'ennesima beffa ai danni di chi è stato così duramente colpito. Possibile che la gente non si senta presa in giro? Che non capisca che si sta solo facendo spettacolo ai loro danni? Se non è sciacallaggio questo...
L'otto per mille ai terremotati: ecco una proposta intelligente, lanciata dall'UAAR (se non conosci questa associazione, vedi alla pagina "Ateismo"). Si tratta di devolvere alla ricostruzione dell'Abruzzo il gettito dell'otto per mille dello Stato, ovvero almeno 100 milioni. Lo Stato dovrebbe comunicare ai cittadini la destinazione dei soldi raccolti con l'otto per mille, così in molti sceglierebbero di firmare per lo Stato, creando una leva economica consistente. E invece che fa il governo? Annuncia che aggiungerà le zone terremotate fra le possibili destinazioni del 5 per mille! Un'autentica presa in giro. A parte che molti hanno già fatto la propria scelta e presentato la dichiarazione; ma poi che senso ha sottrarre fondi alla ricerca sanitaria e scientifica con la scusa del terremoto? O alle associazioni di volontariato, magari quelle stesse che sono impegnate nelle zone terremotate! Poi si tratterebbe solo di briciole, una scelta minimale a fronte del gettito dell'8x1000 statale, che può essere utilizzato per le catastrofi naturali e può essere incrementato con un'adeguata informazione. Ancora una volta, una scelta propagandistica di facciata, fatta per non inimicarsi la chiesa, ma a spese di chi sta soffrendo gravemente. Esprimi la tua opinione nell'apposito sondaggio, che puoi trovare alla pagina "Dì la tua".
MARZO 2009
C'è libertà e libertà: è deciso, i cittadini non sono liberi di decidere sulla propria vita, sulla propria sofferenza. Quello che conta non è la persona umana con la sua dignità, ma la vita come concetto astratto, come dogma teologico. Ma allora bisognerà pur concedere più libertà a qualcuno; ad esempio, perché obbligare gli imprenditori senza scrupoli a garantire la sicurezza sul lavoro? Mica vorremo metterli in galera se per guadagnare di più fanno crepare qualche operaio, tanto queste vite non sono la Vita con la V maiuscola. Al massimo una multa. Se proprio uno è sfortunato e gli incidenti nel suo cantiere si ripetono troppo spesso, allora bisognerà salvare la faccia, ma altrimenti ..... quanta retorica! L'importante è che quando si diminuisce la libertà di qualcuno, poi la si aumenti a qualcun altro, così i conti tornano.
Sacre stupidaggini: che i vescovi si ergano in difesa del loro principale, definendo sacre le sue parole irresponsabili su Aids e preservativi, che offendono l'intelligenza di qualunque persona ragionevole, lo si può anche capire, in fondo sono sulla stessa barca. Ma che un capo di governo, anziché difendere la libertà del proprio Stato e dei suoi cittadini, si faccia paladino della "libertà" del papa attaccando chi osa criticarlo, è davvero vergognoso. Si vede la differenza tra un governo con le palle, anche se di destra, come quello francese, ed uno che invece sacrifica qualunque principio e dignità ai propri interessi di bottega. A meno che non si stia spianando la strada..... magari a Berlusconi non interessa più diventare Capo dello Stato, forse preferisce diventare il prossimo papa!
FEBBRAIO 2009
Testamento biologico: a piazza Farnese, a Roma, dove la rivista 'Micromega' ha organizzato una manifestazione per dire 'no' alla legge sul testamento biologico, il 21 febbraio c’erano soprattutto cittadini comuni per dire che la vita di ciascuno non appartiene al Governo e non appartiene alla Chiesa ma solo a chi la vive. Dice Paolo Flores d'Arcais: "Con che diritto il cardinal Bagnasco e Sacconi pretendono di decidere al posto nostro se staccare o no il sondino. I cittadini rifiutano una legge anticostituzionale e se il Parlamento la approverà si ritroveranno contro la Corte Costituzionale e i cittadini stessi che risponderanno con un referendum". Sul palco anche il contributo di Lidia Ravera: "ho pensato che c'è più pietà per i cani che per gli esseri umani ma per loro fortuna i cani non hanno l'anima. Quello che sta accadendo oggi con questa legge sul testamento biologico dimostra che anche l'anima nel nostro Paese è merce di scambio e quindi sarebbe meglio non averla". Il costituzionalista Stefano Rodotà' afferma: "La proposta di legge sul testamento biologico nega a ciascuno di noi il diritto di rifiutare le cure, un diritto costituzionalmente fondato. In realtà il 75% degli italiani ritiene che a decidere sulla vita devono essere le persone e le loro famiglie, non la Chiesa, non le maggioranze di governo. Purtroppo la pressione delle gerarchie ecclesiastiche e' molto forte perché agiscono in presa diretta sui partiti". E l'ex direttore de L'Unita' Furio Colombo: "la vita appartiene solo a chi la vive. La Chiesa però detta la propria posizione e dall'altra parte la politica la fa diventare legge. C'e' caos e panico anche nel partito di maggioranza -registra Colombo- per non parlare dell'opposizione, spaccata. La gerarchia vaticana ha deciso di agire contro la Repubblica italiana ma noi ci ribelliamo a chi vuole sovvertire la nostra Costituzione". Paolo Ferrero: "Siamo qui in piazza -dice- per dire di no ad una legge incivile. Questa battaglia è condotta per evitare che ci si accanisca in una sorta di tortura di Stato, quindi è più che legittima la rivolta civile contro le imposizioni dello Stato. La Chiesa ha diritto di dire ciò che vuole, ma il Parlamento dovrebbe avere autonomia decisionale. Cosa che non accade perché rasentiamo l'integralismo".
Stato di polizia: ora anche i medici dovrebbero rinunciare alla propria coscienza professionale per trasformarsi in spioni del regime, denunciando i clandestini che si rivolgono a loro per bisogno di cure. Altro che libertà, siamo in pieno stato di polizia. Comunque è un ottimo sistema per alimentare il mercato nero della salute, quello che da sempre trova validi alleati nella chiesa e nelle forze reazionarie (vedi aborto clandestino...).
Lasciate in pace Eluana: ora il regime pretende di decidere anche della vita e della morte dei sudditi. La chiesa e la destra non ammettono la libertà di coscienza; solo loro possono decidere cosa ognuno deve o non deve fare della propria vita: e da cosa deriverebbe questa pretesa di superiorità morale, anzi di esclusiva del bene e del male? Al contrario, entrambe confermano di non avere il minimo rispetto per la dignità umana e di voler solo strumentalizzare le più dolorose vicende umane per i propri fini di potere assoluto. Ad esempio per neutralizzare la funzione di garanzia del Capo dello Stato.
GENNAIO 2009
27 GENNAIO 1945 – 2009. IL GIORNO DELLA MEMORIA.
Per ricordare, per fermarmi un attimo a riflettere, ho visto un film che raccontava di donne,uomini e bambini espulsi dalle loro case e concentrati in un ghetto, circondato da un alto muro e gli accessi controllati da guardie.
Dentro il ghetto vi era una parvenza di vita normale: una amministrazione, una polizia, qualche scuola, molto commercio ma di poche cose. La vita era dura, tanti in poco spazio, chiusi come animali in gabbia, molti sognavanodi tornare alla proprie vecchie case, ma ormai erano abitate da altre genti, non potevano uscire, le guardie controllavano ogni cosa che entrava ed usciva, e quando i reclusi non si comportavano bene chiudevano ogni accesso, sigillavano il ghetto.
Chi stava dentro, come talpe, scavava tunnel sotto il muro per procurarsi il necessario alla sopravvivenza dall’ esterno, ma ciò era una grave colpa, i tunnel venivano fatti saltare con l’esplosivo, pazienza per chi era dentro.
Qualcuno si rassegnava, i più giovani irrequieti ed arrabbiati, predicavano l’odio verso chi li rinchiudeva ed incitava alla rivolta, alla vendetta; si erano procurati qualche arma ed ogni tanto sparavano fuori dal recinto colpendo là, dove capitava, ma la rappresaglia era tremenda, una piaggia di bombe si riversava sull’intero ghetto.
Il mondo sapeva ma la gran parte aveva altro a cui pensare,qualcuno diceva che a quelli del ghetto gli stava bene perché erano cattivi, fanatici e quindi se l’erano cercata, altri provavano compassione, ma in pochi facevano qualcosa.
Il film si chiudeva con una panoramica del ghetto fumante, su un muro diroccato mi è parso di leggere la scritta: “ Welcome to Gaza City”, forse mi sbaglio i ghetti si assomigliano.
Palmiro Capacci
Erode è tornato: dopo 2mila anni, Erode è ancora in azionein Palestina. Bambini massacrati, insieme a donne, anziani e civili in genere, dal terrorismo nazista di israele. Le rappresaglie naziste in Italia prevedevano l'uccisione di 10 civili per ogni soldato tedesco ucciso; ora invece il rapporto è di centinaia di civili massacrati sparando nel mucchio, per ogni israeliano morto in questa guerra che ormai è diventata un genocidio. Il tutto di fronte all'indifferenza della cosiddetta "comunità internazionale": è evidente che la logica dei potenti è sempre solo una logica di potere, priva di qualsiasi senso di umanità. Perché non si adottano pesanti sanzioni contro il neonazismo di israele e non si mandano i caschi blu per fermare il terrorismo israeliano? E Obama cosa fa, oltre a pensare al benessere del ceto medio americano? Guerre come quella in Iraq sono state scatenate per fatti molto meno gravi; ma certo, lì c'era di mezzo il petrolio, mica sciocchezze come la vita di migliaia di innocenti... Certo, i metodi di Hamas sono spesso discutibili e sbagliati, ma si tratta pur sempre di un popolo che, dopo essere stato cacciato dalla propria terra, sta lottando per la propria sopravvivenza. Se esistesse il dio degli ebrei, il popolo di sion sarebbe maledetto per l'eternità per i crimini che commette contro l'umanità.
DICEMBRE 2008
Altro che statista: attacchi a testa bassa contro chiunque osi criticarlo, perché non si può criticare uno statista. Ma dov'è lo statista? E come mai quando c'era Prodi non passava giorno senza che venisse non criticato ma insultato e sgambettato? Altro che statista! Berlusconi si comporta sempre più come un dittatorello sudamericano, pronto a coprire le vergogne che commette reprimendo qualsiasi dissenso. La litigiosità e l'intolleranza di chi invece dovrebbe governare fanno somigliare sempre più la politica ad un reality show o ad una delle trasmissioni idiote di canale 5 (che per pura coincidenza è una rete di Berlusconi...). Avanti di questo passo, in Italia non ci sarà più libertà di espressione e di opposizione. Almeno fino a quando all'opposizione non ci torneranno loro...Ma fino a quando gli italiani saranno disposti a dare ragione a chi urla più forte?
Nella foto: il papa e il dittatore
A proposito di diritti: la chiesa si oppone alla depenalizzazione dell'omosessualità, adducendo la scusa che questo porterebbe... al riconoscimento delle coppie gay! E discriminerebbe chi non lo è (sic!!!). Dunque in tante parti del mondo chi è omosessuale deve finire in galera solo perchè il papa non sa fare i conti con i propri pregiudizi. Siamo ad un passo dalla Santa Inquisizione. Evidentemente la chiesa non sa rinunciare all'idea di una società totalitaria, che non riconosce alcuna libertà di coscienza agli individui; ognuno è libero di fare (cioè: è costretto a fare) solo ciò che gli impone l'Autorità, cioè il papa stesso. E se non lo fa... in galera! Almeno finché non sarà ripristinato il rogo...
NOVEMBRE 2008
Ottimismo: dobbiamo tutti essere fiduciosi e stringerci intorno al governo. Se in Parlamento ci fosse una vera opposizione, la risposta sarebbe: ci stringeremo intorno al governo Berlusconi esattamente come la destra si è stretta intorno al governo Prodi..... fino a strangolarlo. Possibile che gli italiani abbiano già dimenticato la gazzarra che Lor Signori mettevano in scena ogni giorno, sia in Parlamento che attraverso i mezzi di comunicazione? Lo facevano quando erano all'opposizione, ma il vizio non l'hanno più perso...
A proposito di elemosina: ecco gli aiuti alle famiglie per fronteggiare la crisi: una famiglia di 3 persone con un reddito mensile di 1.250 euro riceverà un sussidio di ben.... 40 centesimi al giorno per ciascun componente! Così potremo contare su quelle famiglie per rilanciare i consumi e far ripartire l'economia.....
Ritorno al ...passato: dopo il ritorno al maestro unico e al grembiule a scuola, ora viene ripristinata la tessera di povertà, così i poveri saranno condannati a rimanere poveri ed a sperare nell'elemosina di Stato. Altro che riforme, queste sono controriforme che ci fanno piombare in pieno clima di restaurazione. Se si continua così... il terzo mondo è alle porte Brunetta: i fannulloni sono di sinistra. Invece gli imbecilli, evidentemente, sono di destra, visto che solo un emerito imbecille può fare discorsi tanto idioti. Brunetta somiglia sempre più al giudice-nano della canzone di De Andrè, che per vincere il proprio complesso di inferiorità diventa una carogna. Gelmini: se non si cambia non c'è futuro. Ha ragione: se non si cambia ministro non c'è futuro per la scuola e l'università
Vergogna: incontro segreto di Cisl e Uil con governo e padronato, alle spalle dei lavoratori. Riflessione: chissà perchè ogni volta che al governo c'è Berlusconi, Cisl e Uil cominciano a comportarsi come sindacati bianchi e firmano tutto ciò che gli viene presentato, dimenticando piattaforme, rivendicazioni e tutte le belle parole spese coi lavoratori. Poi magari qualche leader sindacale diventa parlamentare o sottosegretario......... Elezione di Obama: è un bel segnale di speranza, ma non è il caso di farsi troppe illusioni, non ci saranno cambiamenti epocali
OTTOBRE 2008
Aggressione squadrista a Roma: dal governo ancora bugie. Anche nei primi anni Venti il potere usava la violenza squadrista contro i propri avversari: com'è finita lo sappiamo tutti (o almeno chi conosce la storia)